I PRINCIPI DI ASSAULT TO FREEDOM
Spiegare il nostro progetto non è cosa semplice, fondamentalmente perché non nasce con un obiettivo dichiarato e perché non ha finalità materiali o target da seguire. Il ciclismo è il sottofondo della nostra vita, la passione per questo sport è l’unico motore – oltre le gambe – che ci spinge ogni giorno a metterci in gioco, pensando a sfide e a posti nuovi da esplorare, ecco perché abbiamo creato #ASSAULTOFREEDOM.
Due ragazzi diversi ma con la stessa visione su uno sport duro e di sacrificio, Stefano LA, al secolo Stefano La Mastra e ilBianki, al secolo Alberto Bianchi messi insieme dal caso grazie alla passione per la bici, senza competizione verso gli altri ma tante ambizioni su se stessi, soli, con le gambe che urlano, il cuore che pulsa ma soprattutto la testa che viaggia, libera, in quel momento di evasione che è pura adrenalina.
Nasce così l’idea di creare un gruppo, unire persone con la stessa passione e soprattutto scardinare qualche piccolo tabu: quanti di noi si allenano con il senso di colpa? quanti escono in bici quasi come ladri, pensando di rubare tempo a famiglia, fidanzati/e, lavoro e a tutto ciò che ci circonda?
Eppure, non riusciamo a farne a meno vero? E allora viene da chiedersi se davvero vale la pena farsi mangiare da queste paranoie, continuare a farsi frenare e inibire da questi limiti e queste etichette che servono solo a privare noi stessi della libertà…perché bisogna essere capaci di inseguirla…la libertà.
Siamo Stefano e Alberto, e quelle che ti presentiamo oggi sono le sfide del tuo #ASSAULTOFREEDOM